Ormai da qualche anno, l’uso della posta elettronica sui telefoni cellulari si è diffuso in ogni ambito, privato ed aziendale. L’inglese CommonTime ha precorso i tempi cominciando ad offrire soluzioni che permettessero di usufruire in mobilità degli strumenti PIM (Personal Information Management) molto prima della diffusione di massa degli smartphone. In tempi più recenti, IBM ha distribuito la sua soluzione, chiamata Lotus Traveler.
Per chi non ha esigenze particolari, Traveler è un’ottima scelta; è rapido da configurare sul server, molto semplice da installare lato client. E, inoltre, è gratuito. Tuttavia, esistono situazioni in cui le funzionalità più avanzate di mSuite giustificano l’investimento per l’acquisto delle licenze d’uso.
Mentre su iOS sia mSuite che Traveler gestiscono un account collegato al sistema di messaggistica nativo, su Android Traveler installa un proprio client sia per la posta che per il diario, ed una funzione chiamata Lookup, tramite la quale l’utente può cercare gli indirizzi sul server aziendale.
Proprio quest’ultima, mette in evidenza quello che a mio parere costituisce la principale differenza fra Traveler ed mSuite, segnando un punto decisivo a favore di quest’ultimo in campo aziendale.
In qualsiasi azienda ben organizzata dal punto di vista della condivisione delle informazioni, esistono una o più rubriche aziendali collegate ad applicazioni CRM, gestionali o di Sales Force Automation, ad esempio.
Traveler funziona secondo la stessa logica utilizzata da Blackberry: sul client mobile vengono sincronizzati soltanto i nominativi memorizzati nella rubrica personale degli utenti. Tutti gli altri indirizzi, vengono cercati ogni volta direttamente online, utilizzando la Domino Directory e la directory Assistance configurate sul server. Ciò significa che gli indirizzi aziendali sono disponibili per il client solamente in presenza della connessione internet; in assenza di quest’ultima, l’utente potrà utilizzare esclusivamente quelli registrati nella rubrica personale.
Se è vero che è sempre più facile essere costantemente online, esistono ancora oggi numerose situazioni per le quali ciò non è possibile. Banalmente, se ci troviamo all’estero ed abbiamo attivato il blocco del roaming internazionale per evitare di incorrere nelle micidiali tariffe ancora oggi vigenti in Europa (a meno di avere un contratto 3 ed essere in Inghilerra o Irlanda…). In questi casi, non solo non potremo inviare email ai nostri contatti aziendali, ma non potremo neanche trovare sul nostro terminale il loro numero di telefono. E quest’ultimo non li riconoscerà se questi ci telefoneranno.
Con mSuite, invece, è possibile sincronizzare fino a quattro diverse rubriche per utente, oltre a quella privata. Non solo; per ciascuna, è possibile impostare filtri gestiti automaticamente, per far si che l’utente trovi sul proprio telefono tutti e solo gli indirizzi di suo interesse.
Altre caratteristiche differenziano i due sistemi. Per conoscere i dettagli di funzionamento di mSuite in materia di:
– architettura del sistema
– policy e sicurezza
– gestione centralizzata degli apparati mobili
– supporto remoto