Localizzazione Indoor
I servizi di localizzazione in tempo reale dentro edifici, campus o strutture commerciali trovano sempre maggiore applicazione per fini statistici, di sicurezza, ottimizzazione, marketing o aiuto alla navigazione.
Con l’uso alternativo o integrato di diverse tecnologie, possiamo aiutarti a realizzare la soluzione che meglio risponde alle tue esigenze.
Il concetto di localizzazione indoor, cioè del poter disporre in tempo reale della posizione di un oggetto in un ambiente noto, amplia le possibilità di immaginare e realizzare servizi che, utilizzando questo dato, possono offrire informazioni utili a chi gestisce quel determinato ambiente oppure a chi lo frequenta, o meglio ancora ad entrambi.
Immaginiamo di poter registrare automaticamente la presenza di uno studente ad una lezione universitaria, o di poter trovare velocemente uno strumento diagnostico all’interno di un ospedale, o di calcolare la lunghezza di una coda ad uno sportello o ad un controllo aeroportuale, o ancora di monitorare i flussi delle persone all’interno di un centro commerciale e di poter basare campagne di marketing sulla base di una posizione o della frequenza delle visite o della persistenza all’interno di determinate aeree o infine immaginiamo anche di poter guidare una persona, come un navigatore indoor, aiutandolo a trovare un punto di interesse in un ambiente complesso come un’aula in un grande campus.
NAes Consulting offre la propria esperienza di integratore e le proprie partnership tecnologiche per affiancarti nel focalizzare gli obiettivi del progetto e nell’individuare le tecnologie che meglio si adattano allo scopo fino ad integrarle per ottenere i risultati desiderati.
Lo scopo dei progetti di localizzazione indoor
In generale possiamo raggruppare i progetti in tre macrotipologie che denominiamo di tipo Presence, Zone Tracking o Position Tracking.
Presence: Lo scopo è semplicemente rilevare che un dispositivo, e per estensione il suo possessore, è presente all’interno dell’area complessivamente controllata. Non serve un livello di accuratezza particolare, solo qualche accorgimento per ridurre al minimo gli eventuali falsi positivi.
Le tipiche applicazioni sono:
- Contare il numero di dispositivi presenti (fare medie, confrontare, evidenziare orari/periodi di picco positivo/negativo, rilevare tendenze)
- Individuare ripetitività/fedeltà (dispositivo nuovo/già noto/frequente)
- Evidenziare i tempi di permanenza
- Messaggistica generica (Benvenuto, arrivederci, informazioni generali, informazioni specifiche per il dispositivo ma slegate dal posizionamento esatto).
Zone Tracking: Lo scopo è rilevare la presenza di dispositivi all’interno di zone precise all’interno dell’area complessivamente coperta. Il livello di accuratezza richiesto alla posizione rilevata è più elevato rispetto al caso precedente. Le tipiche applicazioni sono:
-
Tutte quelle evidenziati per la tipologia Presence, ma dettagliate per aree specifiche di interesse e non solo per l’intero perimetro
-
HeatMap che evidenziano la distribuzione delle presenze nelle zone
-
Flussi tipici degli spostamenti (da che zona a che zona)
-
Messaggistica specifica (Marketing di prossimità, informazioni specifiche in base alla zona, tempi di attesa, suggerimenti)
Position Tracking: Lo scopo è rilevare il più precisamente possibile la posizione di un dispositivo all’interno dell’area complessivamente coperta. Il livello di accuratezza richiesto è ancora più elevato rispetto al caso precedente perché un errore, anche solo di qualche metro, potrebbe rendere il servizio inefficace. Le tipiche applicazioni sono:
-
Sistemi di navigazione
-
Individuazione di oggetti o persone in prossimità
-
HeatMap accurate
-
Messaggistica specifica (informazioni specifiche, tempi di percorrenza, solleciti, suggerimenti)
In linea generale i progetti possono anche essere suddivisi tra quelli in cui è l’oggetto in movimento che necessita di sapere dove si trova e quelli invece dove è l’infrastruttura che deve sapere dove si trova l’oggetto. Nel primo caso rientrano per esempio i progetti di navigazione in cui un dispositivo mobile intelligente può autoposizionarsi su una mappa grazie a segnali che riceve dall’infrastruttura in cui si trova e poi può fare successive elaborazioni, basate anche sulla propria sensoristica, per aiutare l’utilizzatore del dispositivo a muoversi dal punto A in cui si trova al punto B dove vuole andare. Nel secondo caso rientrano per esempio i progetti di studio statistico degli assembramenti in cui è l’infrastruttura che rileva gli oggetti mobili ed è in grado di posizionarli su una mappa.
Le tecnologie utilizzate per la localizzazione indoor
Le tecnologie disponibili sono molteplici, dalla sensoristica a bordo dei moderni smartphone, ai tag applicabili agli oggetti pregiati, fino alle possibilità delle reti WiFi e delle infrastrutture Bluetooth. L’esperienza ci ha mostrato che non c’è una tecnologia che è sempre meglio delle altre, ma occorre sempre trovare il giusto bilanciamento tra l’obiettivo del progetto, il budget e i vincoli specifici di ogni realizzazione. I ogni situazione che abbiamo affrontato è stata determinante la nostra capacità di sfruttare al meglio le infrastrutture esistenti e di sviluppare software integrativo per ottimizzare l’interazione tra i diversi componenti della soluzione.
L’infrastruttura Wifi ha potenzialità molto interessanti, soprattutto nei progetti dove l’accuratezza del posizionamento non è un elemento determinante. Va detto che non si tratta semplicemente di utilizzare una rete Wifi pensata per dare connettività sfruttandola anche per i servizi di posizionamento, ma la rete va progettata, o riprogettata, con questa finalità in mente. Le applicazioni tipiche i cui viene usata hanno per lo più scopi statistici perché i possessori degli oggetti da posizionare non hanno spesso alcun interesse a partecipare al servizio, o sovente sono inconsapevoli: immaginiamo per esempio di rilevare la densità di persone in prossimità del BAR di un centro commerciale, la piattaforma potrà rilevare la presenza di dispositivi mobili, ma con tutta probabilità ci saranno persone presenti ma prive di smartphone, persone col cellulare spento o con il wifi spento, persone con un cellulare e un tablet o con due cellulari. Il risultato è che la soluzione non rileverà mai dati esatti, ma statisticamente offrirà dati molto significativi.
Molti AccessPoint Wifi ormai hanno a bordo anche un’antenna Bluetooth, caratteristica che introduce un’altra tecnologia che abbiamo utilizzato con successo nei nostri progetti. Il Bluetooth consente livelli di accuratezza notevolmente superiori rispetto al Wifi, ma ha anche un raggio d’azione molto più limitato che richiede una densità di sensori molto superiore. La possibilità di integrare nello stesso ambiente i sensori presenti negli AccessPoint e specifici beacon bluetooth è per esempio un’opzione che consente di sfruttare una rete esistente e di migliorarne l’accuratezza per i servizi di localizzazione indoor.
Per i progetti basati su smartphone e tablet, sono di primaria importanza anche i sensori a bordo di questi dispositivi. Una volta stabilita una posizione certa iniziale su una mappa, tramite rete bluetooth per esempio, potranno essere molto utili il conta passi, la bussola e il geomagnetismo in generale per migliorare la rilevazione e la controprova dei movimenti dell’oggetto nel sistema di riferimento della mappa.
Servizi Sviluppabili
I dati di localizzazione indoor raccolti dal sistema nelle modalità sopra descritte consentono di sviluppare servizi rivolti a utilizzatori diversi e che fanno uso di interfacce diverse. Possiamo distinguere principalmente i servizi rivolti al gestore della struttura, tipicamente accessibili attraverso interfaccia WEB o dashboard specifica, e i servizi rivolti agli ospiti, tipicamente accessibili via App o attraverso altre modalità come le chatbot. L’App è sicuramente una modalità consolidata e consente di predisporre durante l’installazione tutte le autorizzazioni necessarie e di sviluppare tutte le integrazioni possibili, ma è anche piuttosto invasiva e spesso non è apprezzata dai visitatori occasionali, ma esclusivamente da quelli abituali. La modalità via Chatbot invece può essere molto interessante perché non richiede alcuna installazione, ma basandosi per esempio su Social Network con tutta probabilità già installati sul dispositivo dell’ospite, una volta iniziata una conversazione necessariamente innescata dall’utente consente uno scambio di informazioni in modalità chat. I servizi offerti possono diventare ancora più interessanti se integrati con i sistemi informativi della struttura, da dove possono essere prelevate informazioni utili a raffinare l’interazione con l’utente: pensiamo di avere a disposizione il numero di volo su cui deve salire un passeggero che si muove in un aeroporto e di poterlo aggiornare su un ritardo oppure di condurlo al gate al momento giusto, oppure di conoscere l’esame prenotato da un paziente presso una struttura ospedaliera e di poterlo aiutare a districarsi tra CUP e ambulatori o ancora di conoscere le prenotazioni di un albergo e snellire le procedure di check-in.
I servizi Statistici sono rivolti in genere al gestore, sono consultabili attraverso dashboard e/o App e sono utili a migliorare i processi di funzionamento dello specifico ambiente (ridurre le code, ridurre gli assembramenti, posizionare servizi, analizzare gli orari). Attraverso mappe, grafici, tabelle e funzioni di ricerca sarà possibile ricostruire anche i flussi di spostamento tra le diverse zone sotto osservazione, i tempi di permanenza e di spostamento, la frequenza di visita di oggetti noti, e cosi via. Salvo casi specifici, la partecipazione del visitatore è inconsapevole e non sono servizi che devono identificare nello specifico i dispositivi mobili, ma ne tengono solo un’informazione statistica.
Un caso specifico di dashboard rivolta al gestore, che richiede però un livello di specificità e di precisione notevole, è quello dell’Asset Tracking. Come per i servizi statistici, il dispositivo mobile non partecipa in modo consapevole al processo anche perché in genere non c’è un utente dietro questi dispositivi, ma in questo caso dovrà essere identificato univocamente e la sua posizione rilevata in modo preciso. Il gestore vedrà localizzato l’oggetto specifico che stava cercando.
I servizi all’Utente sono invece rivolti al visitatore, che sia un potenziale acquirente, uno studente, un passeggero o un paziente. In questo caso l’Utente partecipa al processo perché è lui a fruire di informazioni che gli possono semplificare l’esperienza indicandogli per esempio i tempi per raggiungere un punto di interesse, avvisandolo di variazioni sul suo percorso, aiutandolo nel processo cosiddetto di WayFinding. La modalità di erogazione del servizio di localizzazione indoor può essere tramite App per i visitatori abituali, o anche tramite chatbot per una interazione più leggera.
Infine consideriamo anche i servizi orientati al Marketing. Tramite una dashboard, il gestore della struttura e i singoli negozianti, esercenti o espositori potranno pianificare servizi che interagiranno con i visitatori. Anche in questo caso il visitatore ricorrente potrebbe essere ingaggiato tramite app oppure, come quello occasionale, tramite chatbot. I servizi specifici basati sulla localizzazione indoor consentono di implementare le proposte di marketing in modo specifico solo a chi è entrato nell’area di copertura, oppure a chi è in prossimità di una specifica area o negozio.
Se desideri avere più informazioni compila il form qui sotto, ti contatteremo!